Ciao fashion travel guys!!!
ON THE ROAD IN CALIFORNIA I MIEI CONSIGLI DI VIAGGIO – Mi avete chiesto in tantissimi del mio viaggio on the road in California. Come l’ho organizzato e come ho deciso le tappe. E ci ho messo parecchio tempo per stilare questo post, perché volevo descrivere con cura tutti i particolari e i punti focali che potrebbero esservi utili nel pianificare il vostro tour. Ovviamente poi quando sei lì e vivi il viaggio on the road, con il senno di poi, sai che cosa avresti modificato, quali sono i posti più importanti da visitare e le tappe dove magari ti saresti fermato di meno o addirittura saltato.
Innanzitutto partiamo con il dire che se decidi di fare un coast to coast in California vuol dire che hai uno spirito di adattamento tale da sapere che non sarà un semplice viaggio in un villaggio vacanze o in un centro benessere. Io e Diego eravamo consapevoli che ci saremmo tenuti sempre in movimento, che avremmo mangiato per strada e che il tempo a nostra disposizione era poco. Nonostante tutto questo mio marito é riuscito a perdere le chiavi della macchina a noleggio e per questo motivo abbiamo buttato via una giornata. Però questo é un caso a parte quando si viaggia con un “Masseroni” bisogna essere pronti a tutto.
Abbiamo volato con Delta in classe economy. Tornando indietro, calcolando la lunghezza del viaggio (quasi 16 ore escluso lo scalo di almeno 5 ore, noi l’abbiamo fatto sia all’andata che al ritorno ad Atlanta) avrei scelto la classe business. Ma dato che abbiamo pagato meno di 600 euro a testa e che che abbiamo volato serviti e riveriti per tutto il tempo; non mi lamento.
La prima tappa é stata San Francisco. Abbiamo deciso, dato che siamo arrivati di sera (circa verso le 21.00 ora locale) di andare subito a letto e iniziare il tour della città al mattino presto. É stata un ottima idea. Io ero comunque stanchissima per il jet lag (ma penso fosse dovuto al fatto che ero incinta e non lo sapevo ancora). Il nostro Hotel Metropolis affacciava proprio su Market Street. Che é stata una delle prime zone che abbiamo visitato. Ovvero la via dei negozi per tutte le tasche e delle catene discount dove si fanno i migliori affari. In america le più gettonate sono Ross For Less, Marshalls, Nordstrom Rack
San Francisco é davvero cara per quanto riguarda il mangiare. Abbiamo speso quasi 50 $ per una colazione tipica americana in un bistrot, ma é il top per lo shopping. Infatti di tutti i posti che abbiamo visitato é quello dove ho trovato le migliori offerte su borse, accessori e capi di abbigliamento anche brandizzati. Parlo di brand come Marc Jacobs, Michael Kors, Tommy Helfiger ecc. Dalla valigeria al portafoglio. Io mi sono trattenuta molto sugli acquisti in vista delle successive tappe ma avrei dovuto fare shopping solo a San Francisco. Una città dove un pacchetto di sigarette costa 10 dollari ma un paio di sandali da bambina di MK li ho pagati solo 25 dollari!!! Quindi merita. Tenete a mente questo punto!! Ovviamente, non mancano anche le boutique dai prezzi superlativi e si affacciano per lo più su Union Square. Nelle vicinanze però c’è anche la catena americana Macy’s dove potrete fare alcuni affari nella sezione beauty e non solo. Vi consiglio di visitare i siti ufficiali e scaricare i codici coupon per per poter approfittare di ulteriori scontistiche. In america i vouchers cono un importante elemento fondamentale per salvare il portafoglio. Prima imparerete a focalizzare la vostra mentalità prettamente italiana sull’onda di quella americana e prima farete i migliori affari delle vostra vita. Soprattutto calcolando che in cambio fra Euro e Dollaro, adesso come adesso non è più vantaggiosissimo.
I posti da visitare sono davvero tanti, dalla Little Italy a China Town, all’Embarcadero fino al Molo di Pier e oltre Ghirardelli fino al Golden Gate Bridge. Noi abbiamo noleggiato un tandem per muoverci più velocemente. É stata un esperienza nuova e divertente, che consiglio assolutamente di fare. Lungo la riva per tutto l’Embarcadero potrete trovare baracchini per il noleggio di biciclette e tandem. Così facendo ottimizzate i tempi e girate la costa pagando poco (circa 50 dollari) e vi manterrete in forma. L’unica cosa: bisogna fare attenzione ai furti, piuttosto frequenti (le biciclette a San Francisco sono le prime ad essere rubate) quindi tenete sempre in vista il vostro mezzo di trasporto per non perdere, per una disattenzione i 500 dollari di caparra per il noleggio. Con il tandem o la bicicletta potrete arrivare fino a Sausalito. Passando per il ponte rosso, un avventura per fisico atletico visto il quantitativo di strada. Il mio consiglio è di utilizzare il tandem o bici solo lungo la costa visto che la città di San Francisco è fatta per lo più di grosse salite!! Per quanto riguarda il cibo, nella Little Italy ci sono Brasserie e Locali più o meno costosi. Il prezzo medio per una cena è di 30$. Ma per il pranzo potrete cavarvela con una ventina di dollari in due se opterete per una “panetteria” dove potrete creare il vostro panino personalizzato e dalle grandi dimensioni. Sarete sazi fino alla sera.
Inoltre la San Francisco è piuttosto freddina, questo è dovuto alle scariche di vento per la posizione della città situata in una baia e collegata dai due ponti al resto del territorio. Quindi consiglio sempre una giacca pesante per adattarsi alle temperature (guarda qui il mio look da viaggio). Anche se ho visto gente girare completamente nuda (indossando solo i calzini) senza lamentarsi del freddo. Io ho soggiornato in città durante il “Gay Pride“, per questo motivo era facile incontrare individui bizzarri sia di giorno che di notte. Nonostante questo, la città dalle caratteristiche vittoriane è piuttosto ben vivibile anche se come tutte le grandi metropoli non va mai sottovalutata per quanto riguarda malavita e quant’altro.
L’ultimo giorno abbiamo noleggiato una macchina con Alamo. Non lo consiglierei neppure al mio miglior nemico vista la scarsa assistenza che ci hanno prestato!! Una Ford Escape, un fuoristrada, nonostante tutto maneggevole ed accogliente che abbiamo da subito sentito nostro. Abbiamo scelto una Ford tra tante altre marche perché noi possediamo una Focus e non ci ha mai dato grossi problemi. Dopo aver visitato i punti della città che non avevamo ancora visto perché, piuttosto lontani dal nostro hotel, ed esserci abituati all’ uso del cambio automatico (le macchine a noleggio in America hanno solo il cambio automatico e bisogna farci i conti!!) abbiamo fatto una capatina al Golden Gate Parck e a Sausalito, oltre il Golden Gate Bridge e poi siamo partiti in direzione Santa Maria.
Abbiamo percorso la strada 1, quella che costeggia il mare e abbiamo fatto una breve tappa a Monterey. Una cittadina sul mare che merita. Non abbiamo avuto modo di visitare niente, perché la strada era ancora molta. Ma ci siamo pregustati un tramonto davvero eccezionale. C’è anche da dire che di certo Monterey merita molto di più di Santa Maria, dove invece ci siamo fermati ben due notti. In un hotel caratteristico, Historic Santa Maria Inn che aveva grossi problemi con le tubature di scarico del bagno. La camera era però spaziosa ed il letto enorme. Due giorni che potevano essere adoperati, comunque, meglio e noi abbiamo utilizzato per prendere il sole e rilassarci un po’. Ma non consiglio questa tappa.
Lungo la costa ci sono tantissime località molto più belle come ad esempio Santa Barbara dove abbiamo avuto modo di soggiornare però solo una notte al Fess Parker’s Doubletree Resort by Hilton. Il più bell’hotel in zona a mio avviso, che, merita più che mai almeno una visita. Al nostro arrivo ci hanno dato le chiavi della stanza ed un big cookies a testa ancora caldo. E l’amara consapevolezza che per parcheggiare avremmo dovuto pagare di extra 20 dollari al giorno. Che il tour operator di Alidays, tra le mille gaffe che ha fatto, non ci aveva mai accennato. Non ci aveva accennato neppure l’extra di 170 dollari tra Wi-Fi e parcheggio a Los Angeles e la trovo una cosa davvero spregevole per un tour operator non calcolare questo genere di spese su un viaggio non del tutto low cost come questo. Ma tornando a noi. A Santa Barbara c’è poco da vedere ma il mare è calmo e ci sono diverse catene per fare shopping. Quasi le stesse di San Francisco e i prezzi sono ragguardevoli. Vi consiglio di uscire peró sul presto per cenare. Già alle 22.00 tutti i locali di ristoro erano in chiusura. Abbiamo cenato in una pizzeria che disponeva anche di alcuni (anche se pochi) piatti tipici. Ci sono diversi locali sia sulla strada costiera che lungo le principali che conducono dalla costa al centro città. Non essendo una grande metropoli non farete fatica a trovare la strada.
Le ultime tappe sono state Los Angeles e San Diego. Quest’ultima mi è piaciuta più di tutte. Ed infatti credo che se avrò altre occasioni per tornare in California vorrei soffermarmi di più a San Diego. Una città colorata con un mare che inizia a diventare cristallino come quello del Messico, piena di vita e familiare. Purtroppo ci abbiamo passato davvero poco tempo. Quello per fare una passeggiata ed un paio di tappe shopping per un souvenir. Il mio consiglio è quello di organizzare magari il tour al contrario, partendo da Los Angeles e San Diego (considerando anche il traffico davvero fitto tra le due city) per poi salire verso San Francisco. (GUARDA QUI tutti i look)
Io, poi non ho apprezzato L.A. É stata una sensazione a pelle. Abbiamo visitato il Fashion District e Diego ha perso da Marshalls le chiavi della macchina. L’assistenza di Alamo anziché fornirci una nuova auto ci ha fatto perdere l’intera giornata al telefono con il call center, dandoci poi un orario che non hanno rispettato arrivando in anticipo, senza chiamare per poi andarsene. Questo per ben due volte. Per fortuna non abbiamo smesso la ricerca delle chiavi e le abbiamo ritrovate ma la giornata ormai era volta al termine. Quindi siamo riusciti a bere un MilkShake consolatorio da Ruby’s Dinner a New Port Beach e si era fatta sera. INNOUT BURGER e via a dormire di ritorno a Los Angeles, dove alloggiavamo in un maestoso hotel (Millennium Biltmore) che però aveva un Wi-Fi davvero pessimo ed a pagamento (come vi ho accennato prima). Pessimi servizi infatti quando siamo arrivati per il check in la nostra camera non era ponta. Stanchi ci siamo lamentati con lo staff della concierge, i quali ci hanno fornito in altra stanza: decisamente più piccola e ombrosa. Mi sono davvero arrabbiata e abbiamo riottenuto la nostra che nel frattempo si era liberata ed era stata pulita per noi.
A Los Angeles abbiamo visitato Hollywood che ho trovato davvero troppo turistica per i miei gusti. Senza contare che mi sembra di aver pagato 20 dollari per 3 ore di parcheggio. Una tappa obbligatoria che mi ha deluso per il caos lungo la via principale ed il rincaro dei prezzi triplicato. Abbiamo pagato anche 6 dollari per un gelato by Grom. Il tempo di acquistare un paio di gadget per gli amici e siamo scappati sui monti oltre il caos per scattare un paio di foto panoramiche alla scritta Hollywood. Dopo di che abbiamo visitato Rodeo Drive, dove le boutique dai prezzi esclusivi, anzi limitativi si sprecavano. Tante stupende vetrine delle più famose maison italiane ed internazionali. Però poi, abbiamo ripreso la nostra auto e ci siamo diretti in serata a Santa Monica, per una seduta di shopping a prezzi più contenuti. Infatti i negozi erano aperti fino a tarda ora. C’erano diverse possibilità di parcheggio a poco prezzo in locali box auto. Credo per questo che Santa Monica meriti una visita più approfondita e la possibilità di godere la vita balneare. Per questo consiglio di visitarla assolutamente!!
Lo shopping in America, in California, in particolare è pieno di occasioni top!!! Nei miei giorni californiani, tutti i negozio erano soggetti a promozioni in onore del Giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti (4 luglio) quindi c’erano sconti fino al 70% anche nelle boutique outlet. Sul prezzo finito bisogna calcolare la tax, una tassa di aliquota che non viene esposta sul cartellino (neppure al supermarket) fino alla cassa. Dove verrà aggiunta la percentuale di tassa locale. Una procedura assurda alla quale bisogna solo abituarsi sottomessi. Lo stesso vale per le mance. Che mio marito non ha mai pagato con la scusa dell’italiano ignorante che non conosce l’inglese e se ne frega delle mance. Ci guardavano male ma siamo sopravvissuti, ci hanno sempre e comunque rispettato.
In conclusione. Il mio consiglio più grande è quello di soffermarsi sicuramente di più in località come San Francisco e San Diego e fare piccole tappe lungo la strada per godersi il più possibile la vita lungo la costa senza rinunciare ad un po’ di vita balneare. Forse è davvero il caso di spezzare il viaggio in due. Visitare in primo luogo la zona sud e magari attaccarci una tappa extra sul Grand Canyon e Las Vegas e in seconda parte San Francisco e Sacramento. Ma questo potrò raccontarvelo solo nel mio prossimo viaggio!!!
Segui in diretta i nostri viaggi sul mio profilo snapchat {@bettabertolini} – prossima tappa Innsbruck per il Ponte dell’Immacolata a dicembre!! #staytuned