IL MIO LOOK DI CAPODANNO ED IL MIO AUGURIO A TUTTI VOI

Lo scorso anno ad oggi non mi sarei mai immaginata un 2015 così difficile. L’indomani sarei partita per un viaggio alla scoperta della Svizzera, mia mamma era stabile anzi dava accenni di miglioramento e tutto procedeva per il verso giusto, comprese piccole soddisfazioni, date dalle mie passioni preferite. Mi ricordo che mia madre disse proprio che il 2015 sarebbe stato “l’anno buono… ” Invece, purtroppo non lo è stato affatto. A maggio, dopo una fulminea malattia al cervello è venuta a mancare, e con lei si sono sgretolate tante consapevolezze che davo per scontate. Poi siamo partiti per l’America e mentre vivevamo il viaggio più intenso della nostra vita ci siamo accorti di aspettare un bambino. Aspettare non è mai stato il mio forte, ma forse il fatto di aver dovuto riconsiderare le mie priorità è accumulare le forze mi ha reso più matura di fronte a certe attese. Al punto da poter dire, con sicurezza, tirando le somme che In questo anno 2015, abbiamo avuto dunque alcuni grandi dispiaceri: La morte di una persona cara e le mie reazioni postume hanno allontanato da me diverse persone che hanno preferito puntualizzare sulla mia vita anziché starmi vicino. Ma nulla è male. Sopratutto se consideriamo che questo anno è stato anche quello di tante belle soddisfazioni lavorative e personali. Viste con occhi diversi ed uno spirito decisamente più stabile. Di questo però, almeno stavolta, non dovrò ringraziare nessuno e la cosa che mi rende felice e che mi diceva sempre mia mamma è proprio questa. “Quando non dovrai più dire grazie a nessuno se non a te stessa, vorrà dire che sarai una donna vera. ” Ora, io non ho la presunzione di esserlo, c’è ancora tanta strada ma se concludo l’annata 2015 con un sapore dolce e amaro, è anche perché ho trovato dentro di me quel qualcosa che non mi ha fatto crollare sin dall’inizio, quando a febbraio ci hanno detto delle metastasi, quando a maggio il suo respiro si è spento e non sono arrivata in tempo, l’estate chiusa in casa a stare male ed il giudizio e la frustrazione altrui addosso perché non stavo con mia figlia. E ad oggi, a poche ore dalla serata e dal Brindisi ho deciso di non sfoderare uno dei soliti abiti di paillettes, perché a discapito di quanto ho ribadito in questi giorni sugli editoriali del blog non ho voglia di essere brillante. Per me questo è stato un anno di lutto e non voglio iniziarlo pensando allo scintillio ma terminarlo in silenzio anche perché purtroppo non ci è concesso vedere il trailer del nostro 2016… L’unica cosa che voglio fare è quella di sperare che sia migliore. Vi auguro una splendida serata!!! Buon anno!!!

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