Cari Fashionguys,
Oggi vi risparmio ulteriori considerazioni sulla gravidanza. Non voglio sembrare mono-argomento. Ma vorrei affrontare un discorso che in parte mi diverte, in parte mi affascina. Si parla di “Blogger” è già chiaro dal titolo. Di tag e di aspirazioni. Negli ultimi tempi ho avuto modo di confrontarmi con grandi figure del mondo digital. Chiaramente non solo da schermo a schermo ma di persona, quando le vere impressioni contano di più. Dietro a queste persone c’è un mondo costruito veramente su una schiera di followers che seguono ogni loro mossa e vorrebbero emularle, prendono spunto dai loro outfit, si svegliano al mattino presto, e prima di andare al lavoro sbirciano ed interagiscono sui loro social. Punti di riferimento virtuali insomma. Questa è l’aspirazione di tantissime ragazzine che per noia ed esibizionismo decidono di aprire un blog. Da un giorno all’altro. Il quesito principale resta sempre: “Se ce l’hanno fatta loro a sfondare… io cosa ho di meno?”. Credo non sia questione di avere qualcosa di meno o qualcosa di più. Ognuno di noi dovrebbe capire quali sono le sue vere passioni e lavorare su quelle, non cercare di emulare qualcun’altro. Nell’indole umana, siamo per forza bravi a fare almeno una cosa; un talento: il nostro.
Eppure c’è chi si sveglia al mattino e decide di essere una “top fashion influencer” e si nasconde dietro a TAG ed HASHTAG frutto solo della sua mente. Un errore che molte blogger, come me hanno fatto almeno una volta nella vita. Per movimentare i motori di ricerca, per essere considerate da aziende e fans ma alla fine cosa resta? Solo polvere.
Molto spesso mi trovo a rimuginare e a farmi delle domande sulla mia “professione”, un lavoro che mi sono inventata da zero in base alle passioni che nutro nei confronti della moda, di internet e la mia grande curiosità nel ricercare sempre nuovi stimoli per reinventarmi. Eppure mi chiedo se lo faccio bene, se riesco davvero a trasmettere qualcosa di me che possa restare. Io che mi reputo, fondamentalmente una persona bruttissima, piena di difetti e di punti di domanda. Eppure ho lavorato moltissimo su di me, sin da piccola e piano piano sono riuscita a smussare parti del mio carattere. Come le invidie latenti e le paure contrastanti di tutti i giorni. Diventare mamma sicuramente mi ha aiutato in questo percorso, eppure ci sono dei giorni in cui non mi piaccio. Perché mi vedo polemica e poco tollerante, perché vorrei poter piacere a tutti ma non si può. Così nascono le giornate no.
Poi ci sono quei giorni in cui mi demoralizzo, perché vorrei poter fare di più, perché mi sento che non sto vagliando tutte le mie possibilità e non riesco a mettermi alla prova. La paura in questo caso fa novanta. Perché mi chiedo che cosa traspare di me agli altri. Se con i miei “contenuti” sono in grado di fare qualcosa per essere d’aiuto al mio prossimo. E non parlo solo del look del giorno ma di tante altre cose. Oppure se sono solo un puntino in un mare di pesci, senza differenziarmi. A volte vedo che certe mie colleghe hanno risultati mostrano “molto di loro” usano il corpo per raggiungere numeri ed obbiettivi e la vedo come un insulto alla mia intelligenza. Beh sicuramente, e questa affermazione forse vi divertirà, per ora è meglio che io non mostri il mio sedere se non in un post sulla ritenzione idrica. Però in passato, quando ero più piccola ed inesperta, non ancora una fashion blogger o una aspirante FASHION INFLUENCER (ihihi ridiamoci su) pensavo che avere un bel corpo poteva farti arrivare dove volevi. E così smisi di mangiare per dimagrire e sentirmi bella a discapito del fatto che ogni tanto svenivo in giro. Però facevo delle foto quasi “hot” che mi facevano pensare che più ero magra ed ambiziosa e più mi si sarebbero aperte tutte le porte. Adesso da mamma penso che se lo facesse mia figlia sbiancherei dal terrore. Eppure sono errori che nella vita vanno fatti. Errori dei quali paghi le conseguenze sulla tua pelle. Perché ti rendi conto dopo, quando sei al tavolo con gente importante e vuoi parlare di qualcosa di intellettualmente stimolante, che tu non sei solo un corpo senza cervello. Il fatto di non sapere che cosa dire o di essere considerata in maniera superficiale è una cosa che mi spaventa molto. Il giudizio degli altri per me in questi casi è essenziale.
Tutto questo per dire che, crescendo, e non vi parlo da donna matura, ci si rende conto di quanto sia importante confrontarsi agli altri utilizzando la testa. Altrimenti anche un bel vestito resta vuoto, nonostante chi lo indossi sia bellissima. Così ho voluto aprire a voi un altra volta la scatola dei miei pensieri. Se la pensate diversamente scrivetelo…
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concordo con te in tutto, gli errori vanno fatti perchè anche da quelli si impara, purtroppo cresciamo in un mondo dove spesso l’aspetto viene messo al primo posto e non si riesce a vedere oltre….a parte questo il tuo outfit è stupendo e tu col pancione sei bellissima
che belle che sono le ballerine!
Molto bello il tuo articolo e anche molto carino il tuo outfit 🙂
Ilenia’s wardrobe
http://www.ileniaswardrobe.com/
Sono d’accordo con le tue riflessioni! Che belle foto 🙂
http://www.farmateca.it/blogs
Che bel pancione *-* Borsa e location, fantastici!
Adoro i look total black! Mi piacciono le scarpe e la borsa!
Alessandra
Adoro adoro e adoro!! le scarpe sono fantastiche!!!