Quali sono i migliori ferri per ricci?
Tutte possono sfoggiare una testa coperta da una cascata di boccoli, anche chi ha naturalmente una capigliatura liscissima. Basta imparare a usare l’arricciacapelli per stravolgere il solito look superliscio e movimentare la testa con nuovi hairstyling. Due sono le cose da fare: scegliere bene il prodotto da acquistare e imparare a usarlo bene. In commercio si trovano tantissimi modelli di ferri per ricci, ma è importante imparare a riconoscere quello realizzato con materiali di ottima qualità, quello che non si rompe subito e quello che non distrugge la capigliatura. Prima di lasciarsi tentare dagli apparecchi offerti a prezzo irrisorio, bisogna controllare che il risparmio sia davvero frutto di un’offerta speciale e non di una pessima qualità. Come si riconosce un buon ferro per ricci?
- Innanzitutto, è bene controllare il materiale con cui vengono realizzati questi apparecchi. Quelli che hanno le piastre in ceramica sono considerati in assoluto i migliori perché prodotti con un materiale che riesce a scaldarsi in maniera uniforme e che quindi garantisce ai capelli la piega desiderata senza bisogno di sottoporli troppo a lungo al contatto con la barra riscaldante. Un accorgimento, questo, che evita i conseguenti rischi di bruciare o comunque indebolire le ciocche.
- Alcuni modelli di ferri per ricci di nuova generazione hanno poi la barra riscaldante rivestita di un altro ottimo materiale speciale, la tormalina, e magari rilasciano anche ioni negativi: si tratta di ferri per ricci molto performanti, e quindi comprensibilmente costosi, che aiutano i capelli a non disperdere il loro capitale idrico e di conseguenza evitano che si disidratino e che diventino stopposi al tatto.

Piccoli dettagli per super ferri per ricci
Per riconoscere un ferro per ricci di buona qualità bisogna controllare alcuni piccoli particolari, dettagli che fanno la differenza quando si tratta di dover procedere allo styling. L’impugnatura per esempio non deve essere né troppo piccola né troppo liscia perché altrimenti si rivela scomoda quando bisogna maneggiare il ferro per capelli. L’ideale è che l’arricciacapelli sia dotato dell’impugnatura ergonomica e che abbia anche con la presa antiscivolo perché in questo modo sarà estremamente facile e rapido fare boccoli e onde anche quando ci si deve spostare verso la nuca o sulla sommità del capo.
L’altro dettaglio, non da poco, di cui è necessario tenere conto, è la potenza del ferro per ricci che si intende comperare. Non vale la pena risparmiare qualche decina di euro per acquistare un apparecchio che non ha la temperatura regolabile. Gli arricciacapelli che raggiungono solo la temperatura prestabilita sono scomodi sia perché non tutti i tipi di capelli necessitano della stessa temperatura, sia perché è differente il calore richiesto al ferro quando bisogna procedere allo styling e quando si deve solo fare un ritocco a distanza di alcune ore. La scelta migliore quando si tratta di comperare un ferro per ricci è quella di puntare su un modello con temperatura regolabile tra 160 e 230 gradi, così da usarlo alla massima potenza per modellare capelli grossi e resistenti, e assestarsi invece sulla regolazione minima quando si deve procedere allo styling dei capelli sottili o quando si deve solo fare qualche piccolo ritocco alla pettinatura.
Una volta appurata l’importanza dei dettagli tecnici, rimane la scelta di tipo funzionale ed estetico del modello più adatto. In commercio si trovano ferri per ricci per tutti i gusti ed esigenze. Principalmente le differenze riguardano il diametro dell’arricciacapelli. Quello stretto si può dire per certi versi che sia quello universale perché si usa tanto sui capelli lunghi che su quelli corti; serve per creare riccioli fitti, modellare boccoli stretti e dare movimento a una chioma dal taglio bob. Il diametro medio grande è invece più utile per disegnare morbidi boccoli e per realizzare onde larghe, o per sfoggiare un look flat wavy di super tendenza quest’estate.
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