Prendi due donne, amiche e colleghe provenienti dai poli opposti dell’Italia e mandale assieme in Blog Tour in Svizzera. Grazie a Visit Zurich e My Switzerland in una zona ancora a loro inesplorata (vedi qui gli scorsi scenari). Cosa combineranno? Riusciranno a prendere in tempo i treni svizzeri che spaccano il secondo? A scalare il campanile della torre dell’orologio soffrendo di vertigini? E’ quello che scoprirete leggendo questo post!
ZURIGO LA SVIZZERA DI CUI INNAMORARSI
Sull’onda dell’hashtag ufficiale #innamoratidellasvizzera fornitoci dall’ente del turismo, io e la mia collega blogger Raffaella Catania (Colours of my Closet) ci siamo lasciate influenzare dai panorami lungo il fiume che divide la città di Zurigo. E pensare che eravamo lì in qualità di influencer, eppure ci avete scritto in tantissimi, guardando le nostre ig stories, facendoci domande sul tour, su cosa mangiare in Svizzera, come muoversi in una città grande come Zurigo senza perdersi.
Durante i tre giorni di soggiorno io e Raffella abbiamo alloggiato presso albergo boutique a pochi passi dalla Grossmunster: Markgrasse Hotel Zurich. Per spezzare una lancia a nostro favore posso solo dire che avevamo una fantastica guida di origine spagnola che ci ha mostrato una parte di Zurigo che difficilmente trovi sui libri o le guide turistiche. Quella più viva e moderna, dall’animo cosmopolita che ti coglie di sorpresa.
E’ il fascino di Zurich West, un quartiere di tendenza un tempo zona industriale ma ora in metamorfosi continua. Qui si trova un mercato multietnico (Markthalle) frequentato cui a tutte le ore del giorno, è possibile mangiare ogni genere di piatto della cucina locale ed internazionale. Poco distante installati negli archi dell’acquedotto si trovano una serie di negozi in stile concept store e show-room di arredamento e abbigliamento. Sempre nel quartiere vicino alla fermata della metropolitana è situata la torre della Freitag, un monomarca di accessori coloratissimi e super comfy realizzati con materiali riciclati e non solo, infatti la zona è anche attrattiva di molti giovani per i locali dedicati alla movida.
Zurigo tra innovazione e nuove prospettive di fondere store e tradizione ai confini con la modernità, sfaccettature di una città che si reinventa.
La tradizione incontra la modernità nelle piccole vie che conducono ai locali storici della città, dove la tradizione e la dolcezza si fondono. E’ questo il caso di Conditorei Schooner, la pasticceria dall’atmosfera elegante e raffinata in cui abbiamo fatto il brunch il secondo giorno di soggiorno a Zurigo. Qui è possibile assaggiare il vero cioccolato svizzero, pasticcini, pane fatto in casa, torte e chi più ne ha più ne metta. Nel pomeriggio, io e Raffaella ci siamo dimostrate coraggiose alle rigide temperature anomale anche per il territorio svizzero, in quanto un gelido vento proveniente dalla Russia aveva colpito l’Europa intera.
In breve tempo vi accorgerete di quanto Zurigo sia una città a misura d’uomo: i luoghi focus da visitare passeggiando per il centro in cui hanno abitato volti noti della letteratura e della scienza come Einstein, James Joyce e Wagner sono senza dubbio:
- Bahnhofstrasse la via dei negozi fino a Paradeplatz la piazza principale.
- Chiesa di St. Peter: La campana più pensate pesa oltre 6.000 kg e proprio qui è situata la tomba del primo sindaco: Rudolf Brun,
- Grossmunster: Simbolo e punto di partenza per la riforma protestante svizzero-tedesca.
- Niederdorf: Sul lato destro di Limmat si tratta di una zona pedonale dedicata a negozietti e vicoli destinati allo shopping. Di sera si trasforma in un revival di musiche e colori, intrattenimento del pubblico per i pub e gli artisti di strada.
- Lago di Zurigo: Aspettare il tramonto e vedere colorare di rosso le acque del lago è estremamente romantico anche per chi non viaggia in coppia.
- Lindenhof: la piazza dei Tigli. Chiamata così perché in estate i fiori delle piante sbocciano in un profumo inebriante, tingendo tuta la zona di giallo. Un bellissimo e suggestivo paesaggio con vedute su tutta la città dall’alto.
- Framunster: La torre dell’orologio simbolo della città parte integrante della chiesa del convento femminile, il ciclo con le cinque vetrate nel rosone principale è stato disegnato di Marc Chagall.
Nonostante le impervie climatiche il terzo giorno, abbiamo lasciato Zurigo e ci siamo dirette a Winterthour, il termostato sfidava i -10 gradi ma ve lo racconto nel prossimo post.
Sono anni che vorrei andare a Zurigo e mi stai confermando il fatto che sia una città davvero da visitare !
Alessandra | L’angolino di Ale
Si è meravigliosa! Secondo me in primavera è ancora più bella!
Fammi sapere se ci vai!
un abbraccio
EB