Ho creato l’hashtag #linelmadeinitaly (“il Liga” Docet) per dare un etichetta a questo periodo della mia vita. In cui ho deciso di darmi alla fuga, con tutte le mia paure al seguito e ritrovare me stessa. Ho scelto alcune parti d’Italia, da fotografare e da vivere in maniera introspettiva.
La mia prima tappa è stata Bolzano, città bellissima vista dall’alto dell’Hotel Eberle, casa mia per qualche giorno. Da quella prospettiva, camminando lungo il tracciato che costeggiava la vista panoramica sulla città, appena sotto la funicolare, ho guardato oltre.
Non mento, ci sono stati dei momenti difficili, durante i quali mi sono chiesta come mai avessi preso questa decisione e quanta delusione stessi arrecando ai miei cari. Però, credo che per poter ritrovare un equilibrio consolidato la prima necessità sia quella di ritrovare se stessi e capire quali sono stati i nostri sbagli. Sì perché ognuno di noi ha delle responsabilità quando qualcosa non sta andando come vorremmo.
E’ vero: io dico sempre che noi possiamo essere ciò che vogliamo, se lo vogliamo davvero, ma mai a discapito di qualcuno o qualcosa. E guardare il tuo nodo da un’altra prospettiva può solo farci del bene.
LAGO DI BRAIES
Il primo giorno ho riposato, immersa tra le calde coperte di un letto morbidissimo e lì avvolta tra i cuscini ho trovato la forza per uscire dal mio bozzo e raggiungere uno dei posti che tanto volevo vedere in questa vita: il lago di Braies.
Non entrerò nei particolari di quello che ho provato guardando il lago, accorgendomi passo dopo passo, con i booties che scivolavano sul ghiaccio, di quanto fossi sola. Ho raccontato sul feed di instagram cosa ho provato e come mi sono sentita.
Ma quello che non ho ancora detto è quanto respirare la natura possa curare la tachicardia di un cuore malato, di un cuore che vuole spegnere ogni interruttore e di una testa che non vuole trovarsi a pensare più a niente e nessuno.
Il Lago di Braies non era ancora ghiacciato e le sue sfumature smeraldine non sono il gioco di luci di un filtro lightroom, dal grigio delle rive al verde in contrasto con il bianco delle montagne. Ho respirato a fondo e ho ascoltato il silenzio di quei monti. Braies dista solo un’ora da Bolzano, una Bolzano colorata di arancio, dove ho riscoperto l’autunno. Quella stagione dei cui colori Cremona è stata già privata e questo mi ha dato speranza.
Ho preso la mia valigia pesante perché mi sto portando dietro le quattro farfalle dure a morire come dice Ligabue nella sua canzone “Il peso della valigia” e ho proseguito: lì nel made in Italy.
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