Non passa giorno in cui almeno una di voi non scelga di condividere con me una parte di lei raccontandomi la sua storia. Io rispondo sempre e mi commuovo “#sapevatelo“. Anche se non le ricondivido pubblicamente come fanno le mie college top influencer per far vedere che sono seguite, leggo tutto e cerco sempre di rispondere e piango come una fontana “sapevate” anche questo.
Perché, i vostri, sono pezzi di vita e io amo la vita. Amo la vita così tanto che ho sempre detto a tutte voi che possiamo essere tutto ciò che vogliamo essere, con constanza, determinazione e passione. Ci credo fermamente, anche se mi odio da morire perché in questo momento della mia vita sto vacillando. Ma siamo umane, noi donne siamo umane forse più degli uomini. E per il rispetto che nutro in ogni vostra storia, di violenza, di rassegnazione, di paura, ansia e in quelle rovine che si nascondo dietro di me e dietro di voi non devono impedirci di andare avanti. Nonostante le nostre crepe dell’anima. Per questo scrivo questo post.
Perché scrivere mi aiuta molto, scrivere è da sempre la mia cura. Mia madre mi ha dato un diario, un giorno e mi ha detto di collezionare le mie emozioni senza vergognarmi di quello che ci avrei scritto dentro. Ho deciso, aprendo il blog di condividere tutto questo con voi. E ciò mi rasserena le idee e mi da la forza per aggrapparmi alle mie passioni e non lasciarmi cadere. Ogni volta che sento il bisogno o la necessità di scrivere lo faccio. A volte mentre viaggio, in treno o in aereo, scrivo. Poi mi commuovo e le persone vicino a me mi prendono per pazza ma non mi importa. Johnny Deep con il suo Cappellaio matto ci ha insegnato che tutti i migliori sono matti. Ed è così, quel briciolo di pazzia è sano se diventa l’estro per affrontare la nostra vita.
Credo nella verità e la verità è anche quella di dimostrarsi per quello che siamo, con le nostre debolezze, le mostra paure e tutte le domande senza risposta. Perché sono le cose che non capiamo a farci paura.
Un grazie a tutte quelle donne che ogni giorno condividono con me le loro storie di vita, un Buon Natale alle ferite che ci portiamo dietro ogni giorno e che ci hanno cambiato.
A volte non facciamo le domande per orgoglio, preferiamo tacere. Altre volte perché le persone a cui dovremmo chiedere un confronto ci spaventano a tal punto da darci già la risposta da soli. Anche se nessuna risposta che possiamo darci da sole sarà mai quella vera.
Io sono per il lasciarsi andare, non pensare e vivere. Sono anche per il non dare confidenza a nessuno perché non sai chi hai davanti e poi ci casco sempre. Ho tante teorie che scritte, sono molto belle da leggere ma poi difficili da mettere in pratica. Io ci provo a farlo ma poi il bisogno di rischiare è così succulento che ogni lettera, ogni parola, si confondono con la realtà dei fatti. E berrei questo amaro cocktail di casini che mi porto sulle spalle se servisse per sistemare le cose. Ma mi rendo conto ogni giorno che non serve a niente recriminare, ciò che è stato è stato. Devo prendere in mano questi pezzi che avanzano e riuscire a creare qualcosa. Sostenere lo sguardo quando vorresti semplicemente guardare a terra…
brindiamo a giorni migliori: Sicuri giorni migliori!
BUONE FESTE



hai look da fovola!bella!