La vita di una donna inizia o finisce quando diventa madre? Me lo sono chiesta tante volte, se l’essere diventata madre abbia in qualche modo messo la parola fine ad alcune cose che per me erano essenziali, se mi ha precluso alcune esperienze oppure se solo mi ha, semplicemente, arricchita.
Ancora adesso non riesco a trovare la risposta ed è uno dei motivi per il quale mi sono data alla fuga. Fuggire dalle mie responsabilità ma non solo, sono fuggita dal mio non riuscire più a sentirmi donna e mi sono resa conto in questi mesi che cercavo di evitare l’argomento. Di parlarne il meno possibile. Facciamo così quando abbiamo paura, il nostro cervello allontana e archivia quei pensieri che non vogliamo affrontare quasi in automatico. Se non mi conoscessi così bene, come penso, avrei quasi pensato di non avere più l’istinto materno. Quello dicono sia innato.
Eppure, ogni donna ha bisogno di sentirsi tale, anche quando diventa madre. La paura di non vedersi più belle e di non essere più la priorità assoluta di noi stesse ci manda in confusione. Io ho sempre cercato di avere tanti interessi, di coinvolgere le mie figlie ma purtroppo la società in cui viviamo implica a noi madri di dover scegliere se essere donne o mamme. Io quando mi sono trovata di fronte a questo bivio ho scelto la via più facile, ho deciso di rinnegare la mia natura e con lei anche una parte di me. Quella parte di me che da quando ho ricordo guardava i figli degli altri con invidia, sognando di farne uno mio; prima o poi.

Quando ero bambina, ricordo di aver passato lunghe ore a pettinare le mie Barbie, di averle vestite super trendy e rigorosamente fatto indossare le scarpe rosa con il tacco vertiginoso, perché dovevano essere femminili, bellissime e brillanti per conquistare l’amore del proprio Ken. Però ricordo anche bene quando mettevo a nanna i miei bambolotti, dopo avergli dato da mangiare e raccontato una storia. Riuscivo ad essere entrambe le cose, già da piccola, perché l’istinto è anche questo. Quindi mi chiedo se anche l’equilibrio che tanto cerco non sia già insito dentro di me e forse non serva cercare così lontano la strada per farlo riaffiorare.
Molti di noi vedono una madre come una figura fine a se stessa ma sappiamo benissimo che essere una donna è un universo pieno di sfaccettature e spesso sono proprio queste a metterci in confusione, a privarci di alcune possibilità per paura di essere giudicate sbagliate, irresponsabili, cattive. Una cattiva madre non esiste, io credo che esista solo una cattiva scelta e molto spesso questa scelta non proviene dal nostro istinto ma dalla paura di essere inadeguata.
Rispetto tutte quelle donne che scelgono di non procreare perché conosco cosa significhi la responsabilità di dover insegnare ad un figlio a stare al mondo con il timore di non aver capito come fare tu per prima. Ma rispetto anche chi corre il rischio di farlo, perché comunque vada (a volte non va proprio come vorremmo), avrà sempre una piccola mano che terrà la sua amandoti incondizionatamente. Questo a me basta per dirmi: ho fatto la scelta giusta.
PH SOURCE PINTEREST