Vorrei iniziare questo post riprendendo una citazione del Liga:
“Se un bel giorno passi di qua
Lasciati amare e poi scordati, svelta, di me
Che quel giorno è già buono per amare qualchedun altro
Qualche altro
Dicono che noi ci stiamo buttando via
Ma siam bravi a raccoglierci”Non è tempo per noi – Luciano Ligabue
Per riallacciarmi agli altri post correlati su questo argomento del mio viaggio emozionale nel Made In Italy. E vorrei aggiungere, in tutta sincerità che se non avevo ancora aggiunto la pagina di diario su Ravenna era solo perché una serie di sensazioni contrastanti legate al “mio io” mi facevano deviare l’argomento. Insomma: me la stavo raccontando.
Ed è da me, smettere di fare una cosa ed iniziarne subito un’altra quando mi passa la voglia e la passione per un argomento. Però, per il rispetto che nutro verso le emozioni che ci sono state prima di questa tappa, non posso finire il percorso che ho voluto iniziare, legato a questi viaggi nel made in italy.
Un percorso che ho iniziato per raccontare a me stessa e agli altri che potevo farcela a viaggiare completamente da sola. Però in realtà avevo perso di vista il mio obiettivo e non ero sempre sola come volevo far intendere. Durante i viaggi nel made in italy ho conosciuto e incontrato un sacco di persone, alcune mi sono entrate dentro, altre meno ma l’importante è quanto io abbia acquisito da questi viaggi. Perché alla fine dei conti ero sola: io e il mare.
Sono stata un week end in un’ampia stanza B&B Hotel RAVENNA ma già al mio arrivo, data la bella giornata, sono uscita per godermi l’atmosfera. A Ravenna c’è il mare, ed è una distesa di spiaggia bellissima. Ma a Ravenna c’è molto più del mare, ci sono i sogni delle persone che hanno costruito questa città antichissima. La forza e l’energia bizantina le puoi ritrovare in ogni angolo. A Ravenna c’è una strada tra diversi momenti epocali della nostra storia di italiani nel mondo. Per citarne alcuni che mi hanno ispirato: Dante, Garibaldi e la regina Galla Placidia.
Ma la cosa più bella di Ravenna è la vita che esiste in ogni periodo dell’anno. I ragazzi popolano la piazza principale, vivono la storia, credono nelle energie che la storia d’Italia gli dona in ogni attimo. E poi c’è la vita sulla spiaggia, in estate ma anche in inverno.
Una bellissima famiglia su un molo di rocce mi ha chiesto una foto e mi ha ricordato la stessa cosa che era successa al lago di Braies a Bolzano. Niente accade per caso. E con la testa sono tornata alle mie origini, al motivo per cui ero partita. E così ho detto addio a Ravenna e sono tornata a Milano. Perché il cuore è un muscolo potentissimo e a lui non puoi mentire.
Lungo la nostra strada incontriamo tantissime persone, pensate alla vita, quanto è lunga la linea della vita. Io ho conosciuto tanta gente che mi ha lasciato molto e ogni persona corrisponde spesso ad un luogo. Viviamo attimi bellissimi e voglio, oggi essere grata agli attimi più belli che ho vissuto a Ravenna e ricordare solo quelli. Fermarli lì, nella mia testa. Tutto quello che è successo dopo corrisponde ad un’altra tappa, ad un altro viaggio e ad un’altra storia.