Alexander McQueen: alcune curiosità su questo marchio e sul suo fondatore
In tanti già conoscono Alexander McQueen, un marchio inglese famoso in tutto il mondo per via della sua pura creatività senza vincoli né compromessi. Fondato nel 1992 da Lee Alexander McQueen, questo brand oggi fa parte del Gruppo Kering (dal 2001) e attualmente viene considerato come una delle massime espressioni di stile nel mondo della moda del Regno Unito. Di conseguenza, vale la pena di scoprire alcune delle curiosità più interessanti su questo marchio e sul suo fondatore.
L’ultima eccentrica collezione firmata McQueen
La settimana della moda di Parigi ha, come di consueto, lasciato in dote più di uno spunto di discussione, oltre ai tantissimi vestiti sfilati in passerella. E da questo punto di vista il marchio Alexander McQueen si è fatto notare per un prepotente ritorno alle “seconde origini”, ovvero quelle dell’attuale Head of Design Sarah Burton. Origini dai colori tenebrosi e dallo stile un po’ dark e un po’ hard chic, nel nome di un’idea molto complicata da sviluppare, fatta di gessati maschili mixati a pieghe svasate e linee punk, con tanto di borchie metalliche. La stessa Sarah Burton ha voluto sottolineare queste caratteristiche peculiari della sua nuova collezione: ovvero la compresenza di elementi maschili e femminili negli abiti, insieme ad una sartorialità evidente e ad un’ispirazione legata alle atmosfere prettamente industriali del Derbyshire. Da non dimenticare poi le scarpe Alexander McQueen disponibili anche online presso gli e-commerce di moda: si parla di calzature molto eleganti, sia per uomini che per donne, che includono modelli come le sneakers McQueen e il noto MCQ gotico. Da quando Alexander è scomparso, è stata proprio Sarah a prendere le redini della McQueen e – di conseguenza – a raccogliere l’eredità del suo geniale fondatore.



Chi era Alexander McQueen, uno stilista sui generis
Chi era Alexander McQueen? Semplicemente una delle personalità più insolenti e sfacciate del mondo della moda. Era molto più di uno stilista: un uomo sempre pronto per lasciare di sasso tutti quanti, per merito delle proprie creazioni e anche per via del suo spiccato menefreghismo nei confronti della stampa e dei canoni del fashion. Nel ’95, per dirne una, al termine della sfilata mostrò il lato B a tutti per sottolineare il suo scarso amore verso i giornalisti. Alexander fondò il proprio marchio nel 1994, e nel 1996 disegnò la sua prima linea per Givenchy: una roboante carriera fatta di sfilate ultra-costose e di collezioni a dir poco insolite, con forti richiami al passato ma anche molto contemporanee. Si suicidò nel febbraio del 2010, poco dopo aver lanciato una collezione ispirata a Platone e all’estinzione del genere umano. Di recente è uscito al cinema un film ispirato alla storia di Alexander McQueen: una pellicola di 111 minuti che ha conquistato il botteghino in Italia e che ha come sempre diviso la critica. Nelle prime 8 settimane il film ha portato a casa circa 50mila euro, a testimonianza dell’apprezzamento dei fan.
McQueen non c’è più, ma l’attuale Head of Design Sarah Burton dimostra di aver preso con successo le redini del marchio dall’anima molto british.

lui era geniale.