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Ognuno è padrone della sua personale verità. Sfavorire le nostre credenze pregresse per strutturarne di nuove in maniera consapevole

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Ci pensate mai al potere della mente? Io non credevo che la mia mente fosse in grado di realizzare grandi cose. Per farlo, avevo solo bisogno degli strumenti giusti. Ma soprattutto di sfavorire alcune false credenze che si erano radicate in me.

Partiamo da questo: la verità non esiste, ognuno di noi ha una sua personale verità. La verità di ognuno è frutto delle sue esperienze e delle sue consapevolezze. Nessuno nasce con una base di esperienze pregresse, si accumuleranno nel corso della vita mescolando la nostra a quella degli altri. Così si generano, delusioni, successi, soddisfazioni e molto altro.

Ma come fare per sradicare ciò che già abbiamo accumulato nel corso della vita senza mettere in dubbio tutto di noi? Non è affatto semplice, serve impegno e tanta umiltà per arrivare a ottenere risultati di crescita personale. Ma di sicuro questo è il miglior investimento, in termini di tempo che possiamo fare.

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Sfavorire le nostre credenze per strutturarne di nuove più concrete

Spesso quando finiscono definitivamente dei rapporti la sensazione è quella di portare avanti le nostre sofferenze anche quando il dolore ha già maturato un’ampia soglia del nostro io più profondo. Non ci rendiamo conto che in questo modo entriamo in un vortice di masochismo molto profondo che ci impedisce un esame introspettivo di noi stessi. In questo modo generiamo delle false verità, restando legati a figure esterne a cui abbiamo permesso di approfittare del nostro io, oltre le barriere. Inoltre impediremo di penetrare le nostre barriere a chiunque senza riuscire a selezionare chi veramente nutre affetto nei nostri confronti.

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L’IMPORTANZA DELLE LE NOSTRE VERITA’

Come sapete sono curiosa, origlio le conversazioni delle persone, osservo tutto e faccio domande a chi la pensa diversamente da me per abbattere i miei orizzonti. In questo modo seleziono le mie verità è scindo quello che può farmi bene da ciò che per me è deleterio. Ogni tanto sbaglio metro di valutazione, vorrei non fidarmi più di nessuno ed erigere un muro di egoismo ma capisco che così facendo punisco solo me stessa.

Giusto ieri, nel camerino di un negozio d’abbigliamento ho casualmente assistito ad una conversazione tra due amiche che si rincontravano dopo tanto tempo. Parlavano di un ragazzo e una delle due dice all’altra: “Sai, io e lui avevamo deciso che dovevamo metterci insieme ma poi lui ha scoperto di aver messo incinta la sua ex e non se né fatto niente”. Sono rimasta a pensare alla leggerezza con cui questa ragazza raccontava una cosa che a me personalmente avrebbe ucciso. E, tornata a casa, ho pensato cosa ci fosse dietro ad un’affermazione come quella. Se quella ragazza avesse un grado di consapevolezza maggiore rispetto al mio o se fosse stata così superficiale da non dare valore alla situazione stessa. Dunque l’aveva superata ed era andata  avanti? Quanto dolore aveva provato e come aveva fatto a stoppare la sofferenza prolungata che una cosa del genere può portare.

La verità è che non lo saprò mai, ma se seguissi la mia sensibilità sarei ancora lì ad arrovellarmi il cervello per cercare una risposta portandomi addosso anche il dolore di una sconosciuta; oltre ai miei. Questo per dire che spesso e inconsciamente metabolizziamo male gli input che ci influenzano durante la giornata e ci creiamo dei veri e propri fantasmi che alla lunga ci portano a somatizzare un malessere.

L’esempio delle ragazze del camerino è un esempio estremizzato per dire che la sensibilità può e deve essere un pregio, diventa difetto quando impediamo al dolore di toccarci preventivamente in ogni modo. Dobbiamo accogliere il dolore per evitare la sofferenza e per evolvere. C’è chi dice: “Fregatene” io preferisco dire: “accogli, ascolta e passa oltre” solo in questo modo creo le mie personali verità. Solo in questo modo cresco davvero.

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Tags : consapevolezzaconsapevolezza di sé stessilife coachlife coachingverità
Elisabetta Bertolini

The author Elisabetta Bertolini

Nata a Cremona nel 1987, Elisabetta Carlotta Bertolini è una blogger e influencer appassionata e fantasiosa, sempre attenta alle ultime tendenze della moda. Diplomata al liceo artistico, alterna la sua vita da blogger fashionista a quella di dolce mamma della piccola Gaia. Il suo blog nasce nel 2013, esattamente il 27 marzo, e in soli due anni si afferma come uno dei più seguiti a livello nazionale e internazionale.

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