Le mamme piangono …
Essì, le mamme piangono a volte, ma non le vedi. Aspettano che cali la sera, quando tutti dormono per farlo.
Piangono da sole, nel silenzio. Non sempre, non spesso, ma ogni tanto. Piangono perché si sentono di non dare il massimo, perchè non si sentono donne, anche quando quel filo di trucco su occhi e labbra, dal mattino, dovrebbe essere l’emblema di quanto si amano; nonostante la fretta.
Le mamme piangono, quando i figli si addormentano e devono riordinare la casa, piangono accoccolate al cuscino, tra i vestiti dismessi dei bambini. Piangono perché si sentono sole, perché non vengono apprezzate e vorrebbero poter fare di più, sempre di più, non per se stesse ma per gli altri. Oltre i limiti, oltre sè stesse, le mamme piangono non per inquietudine o tristezza ma per sfogare il sacrificio non riconosciuto, il fatto di sentirsi inadeguate e la paura di essere rimpiazzate, non apprezzate.
Io, ho sentito spesso la mia mamma piangere, sveglia davanti alla tv che trasmetteva a vuoto, nel cuore della notte per la malinconia. Ora che non la sento più ci sono quelle notti in cui, fingo di dormire, mi sale la nostalgia e piango. Mi lecco le ferite e resto attonita con tutti i dubbi che può avere una madre che piange.