Non ho ancora la certezza di capire perché certe persone entrano a far parte delle nostre vite e poi si allontanino. Forse non l’avrò mai oppure una mattina mi sveglierò presto con questa piena consapevolezza e sorriderò. Lo spero tanto perché ci sono quei momenti in cui la nostalgia e la mancanza ti fanno pensare ad una cosa soltanto: l’abbandono.
Tendo a misurare la mancanza con l’abbandono quando l’imprevisto porta ad un cambiamento che non avevo fortemente desiderato. So bene che non tutti i risultati dipendono da quanto impegno posso metterci. Certe volte l’impegno è tanto, forse troppo, gli input sono in eccesso e dall’altra parte, per ogni buona ragione, non si trova quell’atteggiamento di apertura per coglierli. Ci vuole molta forza anche per lasciarsi guidare, lasciare ogni segnale di sfiducia e buttarsi all’indietro totalmente tra le braccia di qualcuno pronto ad afferrarti.
Al giorno d’oggi è diventato uno stereotipo, la difficoltà nel gestire i rapporti intendo, si fatica a misurare quanto bisogna dare l’uno all’altro, così si creano delle aspettative e quando non vengono ripagate come vorremmo il muro della delusione è un fitto strato di ghiaccio che neppure la regina dei ghiacci di Forzen può abbattere.
Capire i tempi degli altri non è facile, anzi è la cosa più difficile che esista al mondo. Così si rovinano i rapporti, così si generano le più radicate insicurezze, così si resta soli e la solitudine genera paura e incomprensione. Nel silenzio di quella solitudine arrivano i dubbi, si aggiungo a quelli che già vivono in noi ed inizia il caos.
Quello che io desidero per te è che tu possa chiudere gli occhi, la sera prima di dormire, senza le rughe sulla fronte, senza un’aria accigliata, senza il bisogno di una mano che ti sfiori i capelli e il viso. Vorrei che tu fossi sicuro di addormentarti e sognare un mare limpido, con una spiaggia piatta fatta di sabbia finissima. Vorrei che ti svegliassi al mattino e affrontassi la giornata guardando alle cose più belle che ti circondano e potendone godere pienamente. Vorrei che ti preparassi per andare al lavoro con il cuore pieno di gioia e la voglia di finalizzare obiettivi. Vorrei che non pensassi mai durante la giornata, anche quando le sfide sembrano difficili, quanto sia duro il sacrificio per portare a casa una soddisfazione. Che gioissi al raggiungimento dei tuoi obiettivi, brindando con i colleghi e sorridendo anche senza motivo. Vorrei che tornassi a casa la sera e abbracciassi i tuoi cari e sentissi colmare dentro di te un senso di tranquillità. Vorrei poterti regalare io tutto questo per Natale, vorrei che per te fosse meccanico vivere ogni giorno dei momenti di serenità e mi riscalderebbe il cuore sapere di essere stata io a darteli.
Purtroppo non può essere così, siamo noi gli unici artefici dei nostri risultati. Prenderne atto è il primo step per svuotare il nostro bicchiere dal caos e poterlo riempire di nuovi livelli di felicità. Sapere che qualcuno ti vuole bene incondizionatamente può aiutarci. Al giorno d’oggi è difficile relazionarsi, le nostre paure hanno il sopravvento e ci fanno chiudere in noi stessi. Così tutto resta in sospeso e ciò che non vive di risposte alle nostre domande è destinato a finire in un ulteriore livello di chiusura mentale.
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