No, non sarà un post lungo, perché al contrario di quanto possiate pensare non è vero che siamo così complicate; come un libro aperto di fisica quantistica scritto in finlandese. Ad un passo da San Valentino, penso a tutte quelle donne che non avranno un partner con cui festeggiare, che forse sentiranno adesso la frustrazione di cercare tra le proprie amiche quella single che seppure logorroica e poco simpatica le farà sentire meno sole. Oppure a quelle donne che si troveranno a cena con un uomo di cui non gli importa niente che mentre parlano sarà distratto a fotografare le portare o a guardare la partita con lo smartphone appoggiato al bicchiere del prosecco. O ancora quelle donne che fingendo noncuranza e autorevolezza resteranno a casa a leggere un libro a guardare un thriller per non pensarci; per sentirsi forti ed emancipate lo stesso.
Cosa vogliono le donne? La verità è che da soli si sta bene, ma in due si sta meglio, e seppure mi rode dirlo, quanto roderà a voi leggerlo è proprio così!
Nel tempo ho capito che per quanto ci dicano che siamo difficili, mai contente, isteriche e maniache del controllo, tutto questo accade quando l’uomo stesso non conosce gli strumenti e le strategie per mettere radici, per gestire una relazione. Eppure ci vorrebbe così poco: un bicchiere di vino sul divano, una carezza e un po’ d’interazione ascoltando quello che abbiamo da dire senza distrazioni (perché lo sappiamo che l’uomo non riesce a fare due cose in contemporanea). Non abbiamo bisogno che ci apriate la porta quando saliamo in auto ma quando facciamo la spesa lasciateci portare le borsine più leggere, quando tagliamo i capelli ditecelo che siamo bellissime e quando vi svegliate per andare al lavoro o tornate stanchi dopo tante ore in ufficio o in fabbrica datecelo un bacio. Sposateci i capelli dal viso e abbracciateci ogni tanto, regalateci un fiore non solo quando dovete farvi perdonare qualcosa. Metteteci il cuore anche nelle cose scontate, ad esempio quando avanza l’ultimo boccone di torta. Perché le mani si sfiorano facilmente ma è stringerle il vero atto di coraggio.
“Io ti auguro di avere una figlia femmina, che sia bella e intelligente come te. Ti auguro di vederla crescere felice, finché un giorno incontrerà un uomo come te. Allora la vedrai piangere e disperarsi… la sua autostima disintegrarsi.. odierai quell’uomo perché ti assomiglia. Ma non potrai aiutare tua figlia, non la potrai salvare da questa maledizione, perché il mondo non sarà cambiato e tu sarai troppo vecchio. Però mi auguro anche che Lea sarà forte, e saprà combattere, e alla fine risorgerà” – AMORI CHE NON SANNO STARE AL MONDO –
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