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Io sono stufa!

Sono stufa di Instagram che ti disabilità il profilo erroneamente e poi non ha abbastanza personale arrivo nel servizio clienti da porre rimedio in tempi brevi. Dove resta online il profilo dell’accalappiatore di ragazzine minorenni e non quello con le foto di famiglia, quello dell’azienda che ha lavorato duro per crescere in questo lasso di tempo, quello del sognatore amante dei viaggi. E potrei andare avanti per giorni visto lo scempio che leggo ogni giorno tra gli sfoghi di persone che non riescono più ad accedere ai loro account per un errore tecnico del quale l’assistenza se ne frega! Tutto questo è ingiusto e avvilente.

Sono stanca di vivere e condividere all’interno di una community in cui i miei contenuti si mescolano a quelli di colleghe che fanno le stories marketta da brief imposti e imparate a memoria come gli spot di Acqua e Sapone.

Sono stanca di chi giudica i tuoi risultati in base al E.R di siti più o meno attendibili senza tenere conto del fatto che se non si generano contenuti quotidianamente quei numeri trovano il tempo che trovano. Degli insight che 9 volte su 10 sono buggati o addirittura non si caricano neppure!

Sono stanca degli account fake che ti commentano le stories solo per denigrare oppure dei casi umani che quando ti va bene alla male peggio si limitano a condividere solo i genitali.

Sono stufa di leggere stronzate (scusate il francesismo) sul lockdown, sul tempo perso, sulla merda 💩 che viene sempre chiamata in causa, su questo 2020 che è quello che è anche a causa dei così etichettati negazionisti che sicuramente sono colpevoli di aver portato un’ondata di energia negativa su un piatto già ricco di pessimismo.

Sono stanca e arrabbiata perché ogni giorno vorrei condividere realmente la genuinità e la verità, non solo cose, regali che trovano il tempo che trovano. Ci sono tutte le condizioni per fare meglio, costruire qualcosa che va oltre i social ed è una rete di persone in cui non esiste l’invidia e il rancore.

E mi chiedo se ne vale davvero la pena a continuare a spingere sull’accelleratore se poi mi sembra di non andare da nessuna parte. Se devo apparire come un puntino in un mare dove c’è tanto spessore  quanto superficialità. Se poi basta dire due cacchiate al momento giusto per diventare un vip e fare soldi. Ma sono davvero i soldi il motivo per cui noi creator facciamo quello che facciamo? Io credo che se non avessi avuto una buona dose di soddisfazione personale non sarei andata avanti per tutti questi anni. E se non fosse perché ci tengo non sarei qui a mettere in dubbio tutto per la necessità di reinventarmi. Eppure adesso mi sento come se dovessi starnutire e non ci riuscissi, non so se ho reso l’idea…

In sintesi io sono stufa della superficialità, anche della mia, spero che il prossimo anno mi porti una maggior consapevolezza del valore per le cose che contano davvero. Buon anno a tutti!

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