La pandemia, si sa, ha modificato molte delle abitudini, come quella di acquistare prodotti di lifestyle, come vestiti, borse o anche oggetti di interior design, più online che non nei negozi di fiducia a causa delle ripetute chiusure. Nell’ultimo anno il commercio online è cresciuto moltissimo, di circa il 25% rispetto l’anno precedente, privilegiando di molto i grandi brand con e-commerce e prodotti già conosciuti dal pubblico.
I piccoli artigiani e i designer emergenti che producono beni in edizioni limitate e fuori dalle dinamiche della produzione in serie hanno avuto molte difficoltà nell’ ultimo anno e mezzo, soprattutto perché trovare il loro e-commerce è difficile, se non si ha avuto modo di conoscerli dal vivo in precedenza. Parliamo di una larga parte dell’economia italiana composta da piccoli artigiani che hanno un proprio laboratorio, creativi che disegnano modelli per borse in tessuto, vestiti fatti a mano sartorialmente, gioielli lavorati in modo tradizionale o anche mobili e oggetti lavorati da artigiani del vetro o del legno in una piccola bottega.
L’Italia è piena di tradizioni regionali nella manifattura, che vivono e si rinnovano proprio grazie ai molti artigiani che decidono di portarle avanti, in molti casi apportando un gusto moderno ad un oggetto lavorato in maniera classica e continuando un dialogo tra innovazione e tradizione.
La tendenza dell’autenticità
Forse anche a causa della pandemia, la voglia e la ricerca di prodotti artigianali, o brand indipendenti come vengono chiamati per distinguerli dai big brand, è aumentata, effetto della crisi che spinge a ritrovare le cose più autentiche e anche un po’ tradizionali per tornare alla normalità. Tra i marketplace di ultima generazione, che propone uno shopping online alternativo dedicato ai prodotti autentici, originali e fatti a mano vi è Mooza, una community di artigiani, designer emergenti, artisti, piccole e medie imprese o anche proprietari di negozi di abbigliamento non convenzionali e collezionisti vintage. Un modo per effettuare acquisti recuperando in parte il contatto personale dato che, per ogni acquisto, si entra in contatto con l’artigiano o il designer che l’ha concepito.
Lo shopping, per chi ricerca il vero made in Italy ma a prezzi accessibili, ha anche un altro aspetto interessante, che è quello della valorizzazione del patrimonio manifatturiero regionale dato che è possibile trovare cose uniche da ogni parte d’Italia: dai professionisti del legno della Brianza, del cuoio in Toscana, delle scarpe nelle Marche, alla lavorazione dei gioielli in Sicilia, per citarne solo alcune dell’eccellenze artigianali nella manifattura.
La sostenibilità anche per i prodotti artigianali
Se la ricerca di prodotti “autentici” e fatti a mano è forte in questo momento, nonostante la difficoltà a trovarli online, un’altra forte tendenza, è la sostenibilità e insieme alla necessità di effettuare degli acquisti consapevoli, di sostegno all’economia.
Non solo le grandi imprese ma anche molti piccoli brand sposano sempre di più la filosofia del sostenibile, mettendo in atto politiche che limitano lo spreco di risorse, o l’uso di ingredienti, tessuti e colori naturali (lo sapevate ad esempio che è possibile colorare un tessuto con del comune cavolo rosso o con il tè nero?) offrendo una vasta scelta per chi desidera uno stile di vita che rispetti anche l’ambiente.
Oggi il consumo sostenibile è un argomento sempre più centrale. Basti pensare che secondo l’Osservatorio Nazionale Sullo Stile di Vita Sostenibile ben il 67% degli italiani si dichiara sensibile a questo tema e predilige gli acquisti da imprese che si impegnano in questo senso.
La filosofia del sostenibile è anche alla base della modalità di lavoro di alcuni artigiani che sviluppano bellissimi oggetti di interior design da materiali abbandonati dando vita a un’altra categoria del riciclo: continuare la vita di un oggetto che non serve più. Legni abbandonati che diventano tavoli, tessuti di vecchi vestiti che diventano tovaglie, tazze e oggetti di ceramica che diventano lampade, per creare ambienti con nuovo concetto di living: un’intersezione di storie di oggetti e spazi, soprattutto adesso che a causa della pandemia molti hanno sviluppato un rapporto diverso con la casa, diventata luogo multifunzionale dal lavoro allo svago.
L’artigianato: la nuova frontiera dell’imprenditoria al femminile.
Il rapporto sull’imprenditoria femminile 2020 diffuso da Unioncamere indica che in Italia solo il 20% delle donne è un’imprenditrice. In linea con il resto dei paesi occidentali questo dato non è incoraggiante, negli ultimi anni però la crescita delle aziende guidate da donne è stata tripla rispetto alle aziende guidate da uomini e soprattutto, interessante è un altro dato quello che mostra che le aziende guidate da donne crescerebbero più del triplo di quelle guidate dagli uomini (il 2,9% contro lo 0,3%, secondo lo stesso rapporto).
Se ci stiamo abituando a parlare di leadership al femminile, un clichè che ancora continua è quello che descrive le donne artigiane come “quelle che fanno i lavoretti”, intendendo con questo i lavori a maglia, gli oggetti in ceramica e così via, attribuendo poco valore (anche economico) a questo tipo di attività, mentre se si parla della “bottega artigiana made in Italy” l’immagine comune riporta a un uomo, magari nel centro storico di Firenze, intento a lavorare delle scarpe fatte a mano.
Negli ultimi anni fortunatamente anche questa percezione sta cambiando proprio grazie ai numeri, dato che sempre più donne decidono di cambiare lavoro e vita scegliendo una professione artigianale in ambito lifestyle e affacciandosi anche al mondo digitale. Ad esempio su Mooza, le donne artigiane sono l’80%, tra cui si possono trovare le storie più diverse: da chi ha imparato un mestiere artigianale dai nonni e non ha mai cambiato, a chi ha lavorato per anni in una multinazionale e poi stanca della vita schematizzata e dai ritmi intensi ha mollato tutto per concentrarsi sulla propria passione, oppure mamme con la voglia di ritrovare uno spazio dove esprimersi per non essere sopraffatte dalle responsabilità della famiglia e del lavoro.
Per concludere, il mondo del lifestyle italiano si sta evolvendo nel digitale, dando vita a nuove realtà e tendeze che danno spazio ai piccoli brand e alle loro storie e offrendo allo stesso tempo nuove esperienze di shopping.
Ph credits Mooza