Fashionguys, festeggio con voi il compleanno del mio blog magazine,
Dovete sapere che se io fossi nata maschio mi avrebbero dato il nome di Carlo Junior. Così, a mio avviso, avrei vissuto per sempre con dei complessi di inferiorità. Quindi ringraziando il cielo sono nata donna. ‘Un essere superiore all’uomo :P’ – Detto questo, durante quelle fasi buie della mia vita, quando mi sentivo nulla, mi sono sempre ricordata che tutto sommato poteva andarmi peggio. Fin da quando sono nata i miei genitori mi hanno allevato dicendomi che, in futuro, crescendo, sarei diventata “Qualcuno” ma in fin dei conti è sempre solo un utopia. Da mamma, posso dire che ogni genitore spera che i propri figli non facciano gli stessi loro errori e che riescano a realizzare qualcosa di bello. Infatti, ogni tanto immagino le reazioni di quei genitori i cui figli erano scienziati importanti o letterati che hanno vinto il nobel e mi immagino la felicità che devono aver provato vedendo il proprio “bambino” realizzato. Eppure questa “cosa” di dover a tutti i costi diventare “ qualcuno” può anche essere un grosso macigno nella vita di una persona.
Spesso è la paura di deludere le aspettative degli altri che ci impedisce di vivere bene. Io ho sempre vissuto la mia vita cercando di provocare chi credeva in me più di tutti: mia mamma. Ed ora che sento di stare per realizzare le mie aspettative non ho nessuno con cui condividere le mie gioie. Una volta ho scritto da qualche parte che spesso abbiamo paura a realizzare i nostri sogni perché non abbiamo nessuno con cui condividerli. Niente di più vero. Vivere come vivo io non è semplice come può sembrare. Non è tutto un giro di giostra e frivolezza. Anche se amo il mio lavoro ogni cosa che faccio è collegata al fatto che non voglio fermarmi neppure un attimo. Perché se mi fermo a pensare soffro di quelle mille mancanze che una ragazza di 28 anni come me non dovrebbe mai avere. Ed in aggiunta, posso dire che il fatto di condividere con il resto del mondo ogni tuo attimo non sempre è una cosa semplice.
E poi arriviamo al fatto che spesso e volentieri mi sento un numero omologato. Credo di non fare nulla di così eccezionale ma anzi, a parte piccole soddisfazioni, non credo mai di fare cose straordinarie. Anche se tutti mi chiedono come io faccia a gestire bambine e blog. Come ho detto sono solo bambine e non mostri. Ma la verità è che io delego moltissimo. Chiedo agli altri di fare le cose per me, nella gestione famigliare, spesso e volentieri anche se mi piange il cuore non riesco a trovare il tempo per fare le cose di tutti i giorni come: pulire la casa, tenere ordinati i vestiti e a volte anche giocare con Gaia. Ma c’è sempre tempo per una favola della buonanotte e qualche coccola prima di andare a dormire. Ci raccontiamo le nostre giornate e ridiamo insieme. Io credo che anche questo sia importante e voi?
PER QUESTO POST “BUON TERZO COMPLEANNO MODAfashion di Elisabett Bertolini” – RINGRAZIO IL CASTELLO DI BELGIOIOSO PER LA LOCATION – HSE24.IT PER GLI ABITI E JOEL SHOES PER LE SCARPE –
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PH CREDITS DIEGO MASSERONI